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Le Nostre Offerte

    Rione Monti

    Monti è un quartiere rione gioiello. E’ una delizia passeggiarci. C’è un respiro profondo di roma antica, popolare, vera, una roma che forse non esiste più che neanche a Trastevere è facile trovare. E’ il quartiere ai margini del quale sorge Urben, è quello che è più prossimo per le scorribande serali e notturne.

    Consigli per mangiare e bere

    Girando a zonzo a piedi per Via del Boschetto, per Via dei Serpenti (sono traverse di Via Nazionale) sarà facile trovare un locale che fà al caso vostro. Qualche piccolo suggerimento della casa.

    Un sandwich, un caffè o la colazione mattutina, una buona insalata al Bar a Piazza della Madonna ai Monti

    Cavour 313 – Via Cavour 313
    Cavour 313 è stato intorno dal 1979, e riempie perfettamente la propria nicchia pranzo nel centro di Roma. Il cibo in offerta qui è composto di luce, piatti elegantemente preparati. Sulla nostra ultima visita, il menu comprendeva una selezione di cous-cous e involtini a base di ricotta e salumi, serviti con miele e noci. La loro carpaccio è un favorito perenne.

    Mentre alcuni dei piatti principali possono essere sul lato della luce, questi possono essere integrati con antipasti e dolci a fare un pasto completo, in termini di dolci, abbiamo provato la granita Alle mandorle, il gelato al pistacchio, e il semifreddo al torroncino. Tutti erano deliziosi.

    Oltre al menu di stampa, vale la pena dare un’occhiata alle offerte speciali sulla scheda: di solito c’è una buona varietà in offerta anche lì.

    La loro lista dei vini comprende oltre un migliaio di etichette, e molte delle bottiglie vengono visualizzati in rack che si confondono con l’arredamento di legno scuro, dando Enoteca Cavour 313 uno soffocante sensazione accogliente ed elegante, ma non.

    In termini di prezzo, tre di noi aveva piatti, dessert e caffè, e abbiamo avuto un antipasto da condividere. Insieme con un solo bicchiere di vino, il disegno di legge pari a € 60.

    La Trattoria Monti – Via di San Vito, 13
    Mia Market
    Via Panisperna 225

    La Bottega del Caffè – Piazza Madonna ai Monti, 5

    Storia

    Dall’età romana al Novecento

    In epoca romana la zona era densamente popolata: la parte alta del rione (dalle Terme di Diocleziano alla Suburra) era costituita da domus signorili e denominataVicus patricius (oggi Via Urbana), mentre nella parte bassa e pantanosa – la Suburra, appunto – vivevano i plebei, e la zona era fitta di lupanari e locande malfamate. Più giù, nella valle tra Campidoglio e Palatino, c’erano i fori imperiali, separati dal quartiere popolare sempre a rischio d’incendi per mezzo del grande muro in pietra gabina che ancor oggi fa da quinta architettonica al Foro di Augusto.

    Nel Medioevo la situazione era ben diversa: gli acquedotti romani erano stati danneggiati ed era difficile far arrivare l’acqua a causa del terreno rialzato (è una zona collinare); per questo gli abitanti tendevano a trasferirsi nel Campo Marzio, zona pianeggiante a valle dei colli. Del resto gli abitanti di Roma erano abituati a bere l’acqua del Tevere, allora potabile.

    Dal Medioevo fino agli inizi dell’Ottocento il rione rimase essenzialmente una zona ricca di vigne e orti, poco popolata per la scarsità d’acqua e per la lontananza dal Vaticano, centro culturale di quel periodo. L’unico fattore che fece sì che la zona non diventasse totalmente inabitata era la presenza delle basiliche di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore: il continuo afflusso di pellegrini garantiva sempre un cospicuo numero di persone sul territorio.

    Sempre nel Medioevo gli abitanti di Monti, detti monticiani, svilupparono una loro forte identità, tant’è che il loro dialetto romano era lievemente diverso da quello degli altri rioni. Sussisteva una rivalità tra gli abitanti dell’altro rione con una forte identità, Trastevere, che spesso nel XIV secolo si concretizzava in scontri cruenti tra abitanti dei due rioni.

    Successivamente, lo sviluppo urbanistico di fine 1800 (Roma era appena diventata capitale) e i grandi sventramenti del periodo fascista cambiarono completamente il volto del rione. In particolare, tra il 1924 e il 1936 un’ampia porzione della parte bassa del rione fu distrutta per costruire via dei Fori Imperiali (allora via dell’Impero) e portare alla luce i resti dei fori imperiali.

    Il rione oggi

    Il rione è molto ampio, e urbanisticamente assai composito: si va dalle zone di intensiva urbanizzazione ottocentesca (come quella tra il Viminale e il Quirinale, con asse su via Nazionale, e tutta l’edilizia di via Cavour) e ancor più recente (come quella tra l’Esquilino e il Celio, con asse su via Amba Aradam), al parco archeologico costituito dalla zona Colle Oppio – Colosseo – Ludus Magnus – Foro di Nerva – Foro e Mercati di Traiano.

    Il furore edilizio del primo quarantennio del regno d’Italia e gli sventramenti fascisti hanno risparmiato la zona della Suburra, di cui i turisti amano molto il “pittoresco”, quasi quanto quello di Trastevere. Particolarmente apprezzata da questo punto di vista e sempre più frequentata, negli ultimi anni, è la zona tra via Nazionale e via Cavour (via del Boschetto, via dei Serpenti, via Panisperna e Via Baccina), che per la modestia delle case d’abitazione, le vie strette, le botteghe artigiane, i negozietti sembra conservare le caratteristiche della roma ottocentesca. La zona, fitta di trattorie, bar e locali vari, gravita sulla piazzetta della Madonna dei Monti, nei pressi dell’omonima chiesa, che ancora funge (anche) da centro di aggregazione per i residenti locali e i frequentatori occasionali.

    Simboli

    Stemma del rione

    Sullo stemma del rione Monti sono presenti tre monti verdi di tre cime su sfondo d’argento.

    I confini

    • Trevi: via Ventiquattro Maggio, largo Magnanapoli, via del Quirinale
    • Castro Pretorio: via Quattro Fontane, via Depretis, piazza Esquilino, via Cavour
    • Esquilino: via Merulana, largo Brancaccio, piazza San Giovanni in Laterano
    • Celio: via di San Giovanni in Laterano (detta lo stradone di San Giovanni), via della Navicella, via di Santo Stefano Rotondo, piazza del Colosseo
    • Campitelli: via dei Fori imperiali

    Monumenti e luoghi d’interesse

    Architetture religiose

    Chiese

    Edicole sacre

    • Madonna Arco dei Pantani

    Architetture civili

    Palazzi

    Torri

    Altro

    Piazze

    Strade

    Strade antiche

    • via in Selci: scende lungo il tracciato dell’antico Vicus Suburranus: i “selci” da cui prende il nome erano appunto quelli della strada antica, ritrovati durante dei lavori.
      Vi sorge la chiesa di Santa Lucia in Selcidiaconia attestata dal V secolo, e l’annesso monastero.
    • via degli Annibaldi: come altre vie del rione, prende il nome dalle famiglie che vi avevano case fortificate e torri nel Medioevo (via dei Capoccivia dei Ciancaleonivia Frangipane) e palazzi e terreni in secoli meno fortificati (salita dei Borgia, via Cimarra, piazza e salita Del Grillo).
      Segue in parte il tracciato delle Carinae romane, di cui comunque il toponimo permane in Via delle Carine.
    • salita dei Borgia: sale dal vicus suburranus verso San Pietro in Vincoli. Corre in parte su quello che si crede essere stato il Vicus sceleratus dove Tulliacalpestò con il suo carro il cadavere del padre Servio Tullio per favorire l’ascesa al trono del suo amante, nonché marito di sua sorella minore, Tarquinio il Superbo.
    • vicolo delle Carrette, superstite di una piazza e di una via omonime dove sostavano i carretti che portavano vino e altri generi alimentari dai Castelli, in prossimità del mercato del Foro.
    • via Magnanapoli: il nome sarebbe una corruzione di Balnea Napoli. Fiancheggia i Mercati di Traiano, la Torre delle Milizie e la chiesa di Santa Caterina in Magnanapoli. Al centro della rotatoria restano in vista alcuni massi delle Mura serviane: si pensa fosse localizzata qui la Porta Sanqualis.
    • via Panisperna: strada che dall’area di Magnanapoli conduce a San Martino ai Monti, deve probabilmente il suo nome ai monaci di San Lorenzo in Panispernache nel giorno di festa del loro Santo distribuivano panis et perna (pane e prosciutto) ai poveri.
    • via Urbana segue l’antico tracciato del Vicus Patricius. L’attuale toponimo deriva da papa Urbano VIII. Lungo il percorso si trova l’antica chiesa di Santa Pudenziana.

    Via Panisperna

    Questa strada risulta importante dal punto di vista culturale per la
    presenza di diversi istituti di istruzione. Risalendo indietro negli anni si
    ha menzione che nel 1876 fu fondata in via Panisperna la Scuola
    Professionale femminile “Margherita di Savoia” con l’annessa scuola
    comunale festiva, mentre grazie all’operato di Q. Sella il rione Monti
    diventa il fulcro della “città della scienza”. Secondo lo statista biellese
    Roma doveva diventare un centro burocratico, amministrativo , intellettuale
    e di Scienza, ma non di certo un centro industriale e produttivo , perchè
    questo ruolo spettava con maggior diritto alle citta del nord d’Italia. Per
    Q. Sella la “nuova Roma” si esplicava in una città burocratico-scientifica.
    Questo nucleo doveva sorgere nei quartieri alti e più precisamente nei
    rioni Monti ed Esquilino Per quanto riguarda l’aspetto burocratico Sella si
    fece promotore della costruzione del Ministero delle Finanze (via XX
    Settembre), mentre alcuni centri della “città della scienza” si
    concentravano in via Panisperna. Il rione, infatti, primeggia per la
    presenza di istituti di carattere scientifico Nella “Guida monaci” del 1902
    si menziona che nel convento di S. Lorenzo (via Panisperna 89-R) erano
    presenti numerose facoltà universitarie: l’Istituto chimico (già operante
    nel 1872) con l’annessa scuola di Farmacia e il Gabinetto d’Applicazioni
    della Chimica, l’Istituto Fisico e l’Istituto Botanico. Negli anni tra il
    1926 eil 1938 si formò intorno alla figura di Enrico Fermi il gruppo dei
    “ragazzi di via Panisperna”, composto da Rasetti, Ferretti, Majorana, Racah,
    Wick, B. Pontecorvo, E. Segrè e D’Agostino. Il loro contributo risulta
    rilevante nell’ambito della fisica nucleare.

    Strade moderne

    Altri monumenti

    Il Foro e i Mercati di Traiano dal Vittoriano

    Piazza della Suburra. Iscrizione che ricorda l’edicola di San Salvatore delle tre immagini ai Monti

    Siti archeologici

    Infrastrutture e trasporti

    Metropolitana di Roma B.svg  È raggiungibile dalle stazioni: Cavour e Colosseo.